Amato figlio…
Frammenti di vita quotidiana della famiglia di Felice e Caterina Sturzo
di Lorena e Pino Busacca
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Amato figlio…
Frammenti di vita quotidiana della famiglia di Felice e Caterina Sturzo
di Lorena e Pino Busacca
«Amato figlio»: iniziano così due lettere scritte da Felice Sturzo Barone d’Altobrando, padre di don Luigi Sturzo. La prima è datata 26 dicembre 1894, la seconda 11 marzo 1898. Entrambe spedite da Caltagirone, le lettere si concludono con la benedizione del padre e della madre.
L’idea di scrivere sui coniugi Sturzo nasce dal desiderio di far conoscere la loro dignità di modelli della fede familiare, mostrando che molti sono i legami tra gli sposi di oggi e questa famiglia del passato, vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento. Perché, così come esiste una genealogia fisica che introduce ogni uomo in un albero genealogico, allo stesso modo c’è una genealogia spirituale che ci trasmette la fede di chi ci ha preceduto.
«Per riscoprire in Felice e Caterina Sturzo quelle luci che aprono il cuore alla speranza e rendono possibile l’avventura credente dell’amore coniugale e familiare».
dalla Presentazione di Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta