Omaggio a Francesco Gonin
(1808-1889)
di Arabella Cifani (ed.) e Franco Monetti (ed.)
Autore
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Arabella Cifani Arabella Cifani svolge da oltre trent'anni intensa attività nei campi... leggi tutto.
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Franco Monetti Franco Monetti svolge da oltre trent'anni intensa attività nei campi... leggi tutto.
Con la collaborazione di: Piergiorgio Dragone (Introduzione di), Carlo Giacone (Prefazione di), Marco Marinello (Presentazione di), Concetta Leto (Contributi di), Lorenza Santa (Contributi di), Carlotta Venegoni (Contributi di)
Omaggio a Francesco Gonin
(1808-1889)
di Arabella Cifani (ed.) e Franco Monetti (ed.)
Francesco Gonin è probabilmente stato il più rilevante e significativo artista dell’800 in Piemonte. Nato a Torino da genitori valdesi, l’una ginevrina e l’altro di Luserna, entra giovanissimo, grazie alle sue evidenti doti di disegnatore e pittore, all’Accademia di Belle Arti. Diviene costumista e scenografo, frescante e decoratore d’ambienti, si dedica poi alla litografia. Grazie all’amicizia con Massimo d’Azeglio, di cui è ospite a Milano, conosce Alessandro Manzoni e altri protagonisti della scena letteraria del momento, come Tommaso Grossi, Giulio Carcano e Cesare Cantù. Ciò lo conduce all’opera forse più conosciuta: le xilografie eseguite per illustrare l’edizione del 1840 dei Promessi sposi, un’impresa complessa che occupa l’artista dal 1839 fino al 1842, inducendolo ad illustrare anche le Poesie scelte di Carlo Porta e Tommaso Grossi nell’edizione milanese del 1842.
Apprezzatissimo da casa Savoia, compie un enorme lavoro per le residenze sabaude ed in particolare per il Palazzo Reale, è discreto testimone e cronista dei maggiori avvenimenti dinastici, ritraendo matrimoni di principi ereditari e morti di sovrani.
Uno dei grandi meriti e pregi di questo Omaggio a Francesco Gonin risiede nella pubblicazione integrale delle sue Memorie manoscritte, che così divengono accessibili nella loro interezza a studenti, appassionati e curiosi delle vicende artistiche e storiche piemontesi ed italiane. È auspicabile che i lettori ne approfittino per andare a cercarvi l’enorme numero di edifici civili e di chiese decorate da Gonin nei decenni della sua lunghissima attività, per saperli riscoprire e guardarli con attenzione, ritrovandoli nella maglia delle vie cittadine a Torino; ma pure nelle mappe del territorio piemontese dove questo grande e colto artista ha lasciato tante tracce del suo passaggio e del suo gusto raffinato e gioioso.
Contenuti extra
Indice
pag. 5Ringraziamenti - Prefazione (Carlo Giacone) » 7
- L'Associazione P.I.C.S. (Proprietari Immobili del Centro Storico di Giaveno) (Marco Marinello) » 9
- Introduzione: Omaggio a Francesco Gonin (Piergiorgio Dragone) » 11
- Il ritratto di Erminia Agnese Provana del Sabbione: una struggente storia di amore e morte » 17
- I due capolavori in ricordo della Battaglia di Torino del 1706 » 23
- La morte del «prode carabiniere» Giambattista Scapaccino » 27
- I grandi cicli di affreschi dell’Eremo di Belmonte di Busca (Cuneo) » 29
- Paesaggi e giochi di putti di Gonin alla Prefettura di Torino (Lorenza Santa) » 43
- Opere varie di Francesco Gonin » 47
- Francesco Gonin, un romanzo e una città. Immagini del centro storico di Giaveno (Concetta Leto) » 53
- Dodici castelli piemontesi di Enrico Gonin interpretati (Carlotta Venegoni) » 61
- Apparato. Le Memorie di Francesco Gonin (1808-1889) » 67
- Le Memorie » 69
- Indice dei nomi » 109