In ebraico «voce» si dice qol e si pronuncia come la parola kol che significa «tutto». Questo gioco linguistico, così affine allo stile midrashico, è il punto di partenza di un percorso in cui si indagano le vicende di diverse «donne vocali» dalla Bibbia a oggi. Si creano così i presupposti per un’analisi del mondo femminile da una prospettiva culturale e sociale nel momento in cui si prende in considerazione la metafora «far sentire la propria voce». La voce è tutto, perché il canto è memoria e tradizione, espressione di sé e della propria storia. La voce è il mezzo per esprimersi, cantare, pregare e, in fondo, per sentirsi innanzitutto esseri umani, come auspicava in uno dei suoi storici scritti la battagliera Shulamit Aloni.
La voce è tutto, specie se è quella delle donne, storicamente la più difficile riuscire ad ascoltare nella storia del mondo. Eppure è proprio da qui che parte Maria Teresa Milano per il suo libro “La voce è tutto – Mosaico di donne nel mondo ebraico ” (Effatà editrice), presentato domenica 22 aprile alla Comunità…
Doppio appuntamento nel fine settimana | L'Atrio dei Gentili, 18 Novembre 2017
[…] internazionale contro la violenza sulle donne, viene presentato l’ultimo libro della Milano “La voce è tutto” (Effatà Editrice). “Ho scelto alcuni versetti biblici – spiega l’autrice -; ad […]
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