Rileggere il Testo Sacro da una prospettiva di genere
di Amina Wadud
Edizione italiana a cura di Jolanda Guardi Postfazione di Renata Bedendo Quattordici secoli di pensiero islamico ci hanno lasciato in eredità un patrimonio di interpretazioni del Corano scritte prevalentemente da uomini. Il Corano e la donna di Amina Wadud rappresenta la prima lettura ermeneutica del Testo Sacro mai effettuata da una donna, una lettura che legittima la voce della donna nel Corano e l’aiuta a uscire, finalmente, dall’ombra. L’autrice ribadisce e rafforza il concetto di eguaglianza delle donne e costituisce un fondamento legittimo cui appellarsi per contestare il trattamento discriminatorio che le donne hanno subìto nei secoli e continuano a subire legalmente nelle comunità musulmane. Come Amina Wadud afferma lucidamente, il Corano non stabilisce una tipologia unica e inamovibile di struttura sociale, ma prevede un’ampia gamma di possibilità per la realizzazione di un rapporto di reciproco riconoscimento, di una collaborazione più appagante e fruttuosa tra uomini e donne, più di quanto non sia stata ancora mai realizzata, da musulmani e non.
Il Corano e la donna è stato pubblicato la prima volta nel 1992, ma solo nel 2011 c’è stata un’edizione italiana. Intanto però ha avuto un grande impatto nel mondo e pensiero musulmano, contribuendo a rileggere il testo sacro secondo un’importante lettura di genere. È un testo pioniere di tutto quel che è venuto dopo…
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