Woody l’eletto
Ebrei e cristiani nei film di Woody Allen
di Fabio Ballabio
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Woody l’eletto
Ebrei e cristiani nei film di Woody Allen
di Fabio Ballabio
Woody Allen può essere definito un ebreo sui generis e sicuramente originale, ma utilizza una forma comunicativa tradizionale del mondo ebraico: la narrazione.
Attraverso il cinema Allen si interroga, fa memoria delle proprie origini, riscopre o critica i valori tradizionali, denuncia ciò che ritiene problematico e mostra che «raccontare storie può salvare». Tutto ciò rimanda alla forza celebrativa della narrazione pasquale – dove attraverso il racconto-memoriale l’ebreo esce nuovamente dall’Egitto – e alla potenza guaritrice del racconto che emerge da molte narrazioni chassidiche.
Come recepire le narrazioni per immagini che Allen ci propone? Sarebbe riduttivo limitarsi a guardarle e ad ascoltarle: è necessario lasciarsi coinvolgere in un confronto aperto, in cui ciascuno può diventare protagonista, può a sua volta raccontare, domandare, denunciare, proporre, suggerire, criticare… e tutto ciò nel segno di una sana e sottile ironia.