Ispirato dall’Economia di Comunione, il libro presenta un’affascinante ricerca sul campo in Asia e in America Latina — zone in cui raramente si sono cercati dei modelli manageriali — che ci fa conoscere aziende originali, tanto vicine a noi in termini di attività (banche, pulizie, cibo), quanto lontane in termini geografici, ma assai familiari nei loro problemi di gestione quotidiana. Dalle Filippine all’Argentina, dal Paraguay alla Corea, un’approfondita indagine culturale che colpirà chi ama stupirsi del lavoro delle persone, della loro capacità di immaginare modi sempre nuovi di produrre insieme, dell’impegno imprenditoriale di personalità forti. Il centro della ricerca è la cultura del dono, che non riguarda solo la molteplicità delle sue forme (denaro, prodotti, competenze ecc.), ma ha anche a che fare con la diversità dei donatori e dei destinatari: il campo del dono è immenso. Il merito di questa descrizione delle culture del dare è di mostrarci ciò che è possibile e, così facendo, aprire il campo della riflessione sul fare impresa.

Il dono più importante è dentro la normalità feriale del lavoro, nelle ore ordinarie del contratto, nelle mansioni di tutti i giorni, perché il dono è il come svolgiamo le azioni quotidiane, è la gratuità del doveroso, sono quelle azioni che facciamo tutti e ovunque perché, semplicemente, siamo più liberi, grandi e degni dei nostri contratti e degli incentivi.
Dalla Prefazione di Luigino Bruni

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