Ti perdono (forse!)
La comprensione e il perdono di sé e dell'altro nella prospettiva psicoanalitica
di Michele Cerato
Autore
Ti perdono (forse!)
La comprensione e il perdono di sé e dell'altro nella prospettiva psicoanalitica
di Michele Cerato
Il perdono racchiude molti significati e può essere guardato da varie prospettive. Questo libro si accosta ad esso col particolare sguardo della psicoanalisi che, oltre ad essere un metodo di cura, è anche un modo originale di pensare l’essere umano e la sua mente. Visto in questa ottica, il perdono di sé e dell’altro risulta figlio della comprensione, cioè di quello sguardo caldo e umano che non si accontenta di agguantare il colpevole per inchiodarlo alla sua colpa, ma va a scandagliare nelle pieghe della vita delle persone (compresa la nostra) per cogliere le ragioni profonde e spesso inconsce dei loro gesti. Perdonare non significa azzerare la responsabilità e la colpa per rendere tutti buoni e innocenti, ma semplicemente «umanizzare il colpevole», cioè vederlo nella sua dimensione umana restituendogli la sua storia, la sua malattia, i suoi traumi, chiunque esso sia, noi o gli altri.
Non ci si può imporre di perdonare perché «fa bene alla salute», perché «bisogna darci un taglio». Nell’ottica psicoanalitica il perdono, quando riesce, scaturisce spontaneamente come conclusione di un lungo e faticoso viaggio attraverso le parti più nascoste di sé e degli altri. Per questo è stato scritto che il perdono è «un dono dell’analisi».
Queste pagine rappresentano dunque un contributo a vivere la comprensione, la benevolenza e la misericordia nei confronti degli altri ma anche di noi stessi, perché anche noi abbiamo bisogno di perdonarci per il male che ci siamo procurati e per il dolore che abbiamo causato ad altri, magari inconsapevolmente.
Per più di quarant’anni ho raccolto nella stessa stanza di analisi le sofferenze delle vittime ma anche dei carnefici, tutti alla ricerca di aiuto per guarire le ferite subite e fare i conti con quelle inferte a creature innocenti e inermi, compreso a se stessi. Sarà a loro che spesso lascerò la parola durante il libro, ma soprattutto nella terza parte in cui troveranno posto i percorsi analitici di otto persone con cui ho condiviso per anni la sofferenza e la fatica.
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Indice
- Introduzione
- Parte prima
- MA COME FUNZIONA LA NOSTRA MENTE? IL MODELLO PSICOANALITICO
- 1. Sulle spalle di Freud. Brevissima premessa storica
- 2. Il modello psicoanalitico: un modo totalmente nuovo e diverso di intendere la mente «Siamo molto più complicati di quanto pensiamo!»
- Parte seconda
- AL CENTRO DEL NOSTRO PERCORSO: COLPA, RIPARAZIONE, COMPRENSIONE, PERDONO
- 1. Giovanni: quello che si autodefiniva «un coglione»
- 2. È il caso di abolire la colpa? I rischi di una mente spietata e «decolpevolizzata»
- 3. Ma non c'è solo la colpa buona. C'è anche quella dannosa e inutile
- 4. La riparazione: quella «vera» e quella «falsa»
- 5. Due modi diversi di guardare i fatti (fuori e dentro di noi)
- 6. Il perdono
- 7. Una cartina orientativa nel percorso verso il perdono
- Parte terza
- PERCORSI PSICOANALITICIALLE PRESE CON LA COMPRENSIONE E IL PERDONO
- 1. Premessa sul modello psicoanalitico come metodo di cura
- 2. La grande fatica a perdonare noi stessi
- 3. Perdonare i nostri genitori
- 4. Perdono e gratitudine
- Appendice. Sigmund Freud e Melanie Klein «in persona»
- Bibliografia citata