L’Ufficio per la Pastorale della Salute (d’ora in poi abbreviato in UPS) è nato come ufficio di Curia alla fine degli anni sessanta su iniziativa del Card. Arcivescovo Michele Pellegrino.
L’UPS assumeva allora il nome di Ufficio di Pastorale per gli Ammalati, nominando un direttore – don Mario Veronese – e concedendogli una struttura.
L’iniziativa fu pionieristica, in quanto non si conoscevano precedenti né in Piemonte né in Italia.
Qualche anno dopo, su spinta dell’UPS e della neonata associazione APASO – ora confluita nell’A.I.Pa.S. – nacque la Consulta Regionale per la Pastorale della Sanità.
Nel 1978 giunge a Torino come Arcivescovo il Card. Anastasio Ballestrero, il quale operò una prima riforma della Curia, dove trova posto l’UPS, che cambia nome e diventa Ufficio per la Pastorale del Tempo della Malattia.
Nel 1989 con l’arrivo del Cardinale Giovanni Saldarini l’UPS cambia ulteriormente nome, adeguandosi allo sviluppo della Pastorale Sanitaria e della Nota CEI, trasformandosi in Pastorale della Sanità.
A Novembre del 2004, durante il Consiglio Pastorale Diocesano e su richiesta del direttore incaricato don. Marco Brunetti, l’UPS è stato denominato Ufficio per la PASTORALE DELLA SALUTE dal Card. Severino Poletto; il nuovo nome risponde pienamente alla esigenza di tenere in considerazione non solo l’aspetto sanitario del termine ma anche quello relativo alla salute psichica e spirituale della Persona Umana.