«Ho l’impressione che, quando al cinema i sentimenti sono davvero condivisi, il senso va da sé e il messaggio filosofico lo segue. Un film è più importante per ciò che ci fa provare che per ciò che ci fa capire».
Lucido nei sentimenti e sensibile nelle idee, Andrej Koncalovskij in quarant’anni di cinema ha attraversato il cuore slavo dell’Europa e i paesaggi desolati di un’America senza orizzonti, declinando attraverso capolavori come Storia di Asja Kljacina, Siberiade, Maria’s Lovers, A 30 secondi dalla fine, La casa dei matti, l’avventura dell’Uomo alla ricerca del proprio destino.